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La violenza sessuale

Come riconoscerla?

Umiliazioni, sevizie, costringere a contatti sessuali, stupri, ecc.

La violenza sessuale è spesso la più nascosta delle violenze di coppia, ma non è rara. Colpisce le vittime nella loro sfera più intima. La maggior parte prova vergogna a parlarne.

In caso di un’aggressione sessuale, succede spesso che la persona vittima si ritrovi in uno stato di freezing, di siderazione. Questo stato di shock paralizza la vittima tanto sul piano fisico (incapacità di muoversi) che sul piano mentale (incapacità di gridare, di esprimersi, e di tirar fuori la voce). 

Atti di violenza sessuale

- molestare sessualmente
- obbligare a guardare materiale pornografico
- imporre accessori, abbigliamento, realizzazione di fantasmi
- obbligare a posare per foto o video
- costringere ad atti non desiderati durante i rapporti sessuali (sodomia, fellatio)
- umiliare durante i rapporti sessuali (ingiurie, insulti, uso di oggetti domestici, posizioni degradanti, … )
- aggredire fisicamente durante i rapporti sessuali (mordere i seni, tirare i capezzoli, penetrare violentemente, colpire, graffiare, … )
- costringere ad atti sessuali in qualunque modo (con la forza, la minaccia, le promesse, i regali, … )
- stuprare o tentare di stuprare
- costringere ad atti sessuali con altre persone
- forzare alla prostituzione
- il "revenge porn", cioè diffondere a terzi un contenuto non pubblico di carattere sessuale.
- il "stealthing”, l'atto di togliere il preservativo senza il consenso della persona partner durante un rapporto sessuale consensuale.

Il consenso

Durante qualunque tipo di relazione sessuale, ogni persona è responsabile di assicurarsi che l’altra persona sia consenziente.
Il consenso è il fatto di dare liberamente il proprio accordo a un’azione. Può essere dato e ritirato in ogni momento. L’assenza di un “no” non indica nulla sul consenso della persona partner. È quindi importante assicurarsi che la persona è consenziente ponendo, per esempio, direttamente la domanda.

C’è assenza di consenso quando una persona cede:

- per pressione
- per le minacce
- a causa di una relazione di dipendenza

Che fare in caso di aggressione sessuale?

In caso di aggressione sessuale si consiglia alla persona che ne è vittima di recarsi subito in un ospedale della propria regione, senza lavarsi e tenendo su di sé o portando con sé in una borsa di carta i vestiti che aveva addosso durante l’aggressione. All’ospedale, la persona vittima riceverà le cure necessarie anche per prevenire la trasmissione dell’HIV e di altre infezioni sessualmente trasmissibili. Per evitare di contrarre l’HIV, è importante che la persona che ha subito violenza si rivolga ad un ospedale entro 48 ore affinché il trattamento sia efficace. Potrà anche ricevere un metodo di contraccezione di emergenza per evitare una gravidanza non desiderata, e ricevere cure e un accompagnamento per la sua salute fisica e psicologica.

Al pronto soccorso, la persona vittima di violenza ha la scelta tra due opzioni. La prima possibilità consiste in una presa a carico unicamente medica. In questo caso, riceve delle cure per le sue ferite senza raccogliere prove per un’eventuale azione di giustizia successiva. La seconda opzione invece include il certificato medico-legale. Oltre alle cure mediche, prevede anche un esame approfondito per documentare le ferite e le prove potenzialmente utilizzabili in un’inchiesta o in un processo, sia che la persona vittima decida di sporgere denuncia o no.

La presa a carico di una constatazione di aggressione sessuale si fa nella confidenzialità ed è accompagnata da persone professioniste formate appositamente. Ogni gesto e ogni procedura sono effettuate con il consenso della persona vittima. In ogni momento può decidere di interrompere o sospendere le cure. Il certificato di aggressione sessuale è realizzato da una persona professionista della medicina legale entro un termine di 7 giorni dall’aggressione. Al di là dei 7 giorni, il certificato è realizzato senza passare per una persona professionista della medicina legale. Il certificato di aggressione sessuale può essere rimborsato dall’assicurazione malattia o preso a carico dalla LAV.

La presa a carico di un’aggressione sessuale è un’urgenza. Se però la persona che ne è stata vittima non ha consultato personale medico in urgenza, potrà sempre farlo quando se ne sentirà pronta. Anche i centri di salute sessuale sono a disposizione per rispondere alle domande. Per trovare un indirizzo vicino a voi: l’indirizzario è qui

Cosa dice la legge in merito alle violenze sessuali?

A partire dal 1 luglio 2024, la legge è cambiata nell’ambito delle violenze sessuali.

Ormai, la legge definisce come stupro ogni atto sessuale che implica una penetrazione del corpo di una persona, ottenuto contro la sua volontà, attraverso minaccia, violenza, o approfittando dello stato di freezing (art. 190 CP). La legge riconosce anche che ogni atto sessuale imposto a una persona contro la sua volontà, attraverso minaccia, violenza o approfittando del suo stato di freezing, costituisce un’aggressione o coazione sessuale (art. 189 CP).

Il nuovo diritto penale introduce anche delle disposizioni contro dei comportamenti come lo «stealthing», che consiste nel togliere il preservativo o evitare di utilizzarne uno, senza il consenso della persona partner. Al contempo è stato riconosciuto nella legge anche il «revenge porn», cioè la diffusione a terze persone di contenuti a carattere sessuale senza il consenso della persona coinvolta, che da adesso è un reato punibile su querela (art. 197a CP).

Grazie a questa evoluzione legislativa, il principio del «No, significa No!» è ormai riconosciuto legalmente. Ciò significa che la legge non si limita più a considerare la violenza e la forza per riconoscere e sanzionare un’aggressione sessuale o uno stupro. Riconosce anche il rifiuto della vittima, il suo dissenso e la possibilità che sia troppo sotto shock per reagire e difendersi, cioè in stato di freezing. Inoltre la nuova legge concerne la penetrazione del corpo di ogni persona, indipendentemente dal sesso delle persone coinvolte. Questo cambiamento permette ad ogni persona di poter essere riconosciuta come vittima di stupro.

Domanda sulla violenza sessuale

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